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venerdì 3 aprile 2009

Biblioteche di zona prese d'assalto da giovani e donne

La Marmilla rimane un territorio dove si legge. Diciassette comuni dove le donne sono più affezionate ai libri rispetto agli uomini. E dove il genere che tira di più è la narrativa. Un risultato culturale lusinghiero nonostante lo scarso interesse della Regione ad una rete di piccoli paesi che si sono messi assieme per gestire le biblioteche. Sono numeri e considerazioni indispensabili per tracciare il bilancio del sistema bibliotecario della Marmilla nell'ultimo anno. «Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti», ha esordito Andrea Fenu, presidente del sistema e vicesindaco di Segariu, «purtroppo il nostro progetto triennale non è stato ancora approvato dalla Regione che si limita a prorogare i servizi già esistenti, riguardanti il personale necessario per l'apertura delle strutture. Per questo non abbiamo potuto organizzare nuovi progetti ed attività anche per le nuove biblioteche che hanno aderito al sistema, come Las Plassas, Ussaramanna e Furtei». Un mancato sostegno finanziario che stride rispetto all'impegno di un patto nato nel 1986 con 5 comuni, oggi diventati 17. Una rete che funziona. Erano stati 34 mila i prestiti nel 2007, scesi a 29 mila nel 2008. «Un numero che si inorgoglisce», ha aggiunto Simonetta Siddu, coordinatrice del sistema bibliotecario, «abbiamo tenuto bene nonostante la biblioteca di Villanovafranca sia rimasta chiusa per mesi per il suo trasferimento nella nuova sede e quella di Gonnostramatza lo sia ancora per lavori. E nonostante i locali di Segariu siano stati distrutti dall'alluvione». In Marmilla resiste ancora la passione per i libri. Le 17 biblioteche possiedono 130 mila documenti. «Il 17 per cento dei libri letti, pari a 5 mila testi, sono stati consegnati col prestito interbibliotecario», ha aggiunto Simonetta Siddu. I testi più letti sono quelli per ragazzi e la narrativa. Nelle preferenze degli utenti seguono periodici e audiovisivi. Le donne sono più assidue degli uomini: 70 per cento dei prestiti contro il 30 di quelli del sesso forte. Ed ancora nella classifica delle categorie professionali al primo posto ci sono le casalinghe. Nel 2008 anche le attività di promozione alla lettura e di animazione che hanno coinvolto 637 alunni del territorio divisi in 47 classi. «Spero in futuro di non essere più presidente di un sistema zoppo, ma invece sostenuto con merito dalla Regione», ha concluso Fenu.
ANTONIO PINTORI
tratto da L'Unione Sarda

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